Per la prima volta dopo la morte dell’autore, Licia Lanera mette in scena l’opera tondelliana, “Altri Libertini”.
Lo spettacolo esplosivo ritratto di una generazione di giovani squinternati, incompresi e rifiutati dal loro contesto sociale e politico, alla fine degli anni ’70.
Lo spettacolo che ha debuttato al Romaeuropa Festival, arriva in Puglia in PRIMA REGIONALE il 23 e 24 novembre al teatro Piccinni di Bari (ore 20 sabato, ore 18 domenica), per la stagione Altri Mondi del Comune di Bari, organizzata in collaborazione con PugliaCulture.
Pubblicata per la prima volta nel 1980 dalla casa editrice Feltrinelli, Altri libertini è l’opera
prima di Pier Vittorio Tondelli, giornalista, saggista, drammaturgo e scrittore correggese,
scomparso prematuramente nel 1991. Poco dopo la sua pubblicazione, il testo fu sequestrato
per oscenità e l’autore fu processato, in seguito assolto con formula ampia, dal Tribunale di
Mondovì.
Nonostante il caso giudiziario, Altri libertini ottenne un grande successo in Italia e all’estero
per la sua trasgressione e attualità unite ad un linguaggio vivo, giovanile e dialettale.
I libertini sono soli, di una solitudine intima, interna e personale un vuoto esistenziale che provano a colmare abbandonando la provincia, assumendo droghe
e alcol o facendo sesso, sopravvivendo a volte, autodistruggendosi altre. Nel 1985 Tondelli
lavorò ad una riduzione del romanzo per le scene teatrali che debuttò l’anno successivo al
Teatro Asioli di Correggio con la regia di Gian Franco Zanetti.
Dalla morte di Tondelli, per la prima volta in Italia, Licia Lanera ha ottenuto i diritti per la messa in scena dell’opera che debutterà nell’autunno del 2024.
Dei sei racconti che compongono il romanzo, Lanera ha scelto di lavorare su Viaggio, Altri
libertini e Autobahn. Tre racconti su cui Lanera ha lavorato drammaturgicamente
incrociandoli e creando un unico racconto per una messa in scena a tre corpi e tre voci
maschili : Giandomenico Cupaiuolo (attore teatrale e cinematografico), Danilo Giuva (attore, regista e formatore) e Roberto Magnani (attore, regista e formatore della compagnia il Teatro delle Albe di Ravenna).
Questo spettacolo è capace di smuovere le nostre anime e risvegliare le nostre coscienze, dandoci modo di interrogarci e di riflettere sulla condizione dei giovani e della solitudine.