American Idiot

 

Dopo aver sorpreso tutti a gennaio, torna in scena l’esplosiva rock-opera diretta da Marco Iacomelli: Green day – American Idiot. Questa volta il pubblico sembra non premiare la scelta, in quanto il teatro si appresta a somigliare ad una landa triste e desolata. Per fortuna questo non ha impedito al cast di portare in scena uno spettacolo veramente bello ed energico, ma soprattutto innovativo. Si parla di amore e ribellione attraverso la storia di tre ragazzi che lottano contro i loro demoni interiori nel tentativo di dare un senso alla loro vita.

Ed ecco i voti.

Titolo: purtroppo il pubblico italiano sembra non apprezzare l’idea dell’eclettico Iacomelli. La scelta di uno spettacolo così “diverso” da quelli a cui il pubblico stesso è abituato non sembra essere ripagata nella seconda tornata di repliche milanesi. Va comunque riconosciuto e premiato il coraggio di scegliere sempre prodotti ricercati e di altissima qualità. Voto: 7/10

Cast: Natascia Fonzetti (precedentemente nei panni di Whatsername) questa volta non c’era e si sentiva. La sua sostituta, Laura Adriani, purtroppo non è risultata all’altezza, senza lo stesso trascinate carisma e la stessa padronanza del personaggio. Il Trio protagonista Ivan IannacciRenato CrudoLuca Gaudiano portano a casa una bella esibizione, Iannacci in primis. Una grandissima performance la regala invece Angela Pascucci nei panni di Heater, veramente sorprendente. Ed infine una più che meritata lode a Mario Ortiz (St. Jimmy), un neo diplomato della STM di Novara che sembra divorarsi il palco come un veterano, con una voce graffiante che lascia il segno. Speriamo di rivederlo presto in scena! Voto: 7/10

Regia: uno spettacolo che in America ha vinto ben due Tony Awards (Best Scenic Design e Best Lighting Design” nel 2010) e candidato come miglior musical non è semplice da eguagliare e le differenze non passano inosservate. Nonostante ciò è stato messo in scena molto bene, con scelte registiche accattivanti e magnetiche. L’unica pecca che si può trovare è quella di essere un musical poco comprensibile per chi non conosce l’inglese, essendo i testi delle canzoni, parte fondante della narrazione, in lingua originale. Voto: 7,5/10

Coreografie: coreografie piene di energia ma poco valorizzate e passate facilmente in secondo piano, ma forse per la natura stessa del musical. Voto: 6,5/10

Scenografie e luci: Valerio Tiberi col Suo disegno luci, ha creato un altro dei suoi capolavori. La scena essenziale ma con nulla fuori posto non ha fatto altro che valorizzare ulteriormente un prodotto già di grande impatto. Voto: 9/10

Media: 7,4

American Idiot
  • 7/10
    Titolo - 7/10
  • 7/10
    Cast - 7/10
  • 7.5/10
    Regia - 7.5/10
  • 6.5/10
    Coreografie - 6.5/10
  • 9/10
    Scenografie e luci - 9/10
7.4/10

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