Il nostro pensiero su… Balliamo Sul Mondo

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Sabato
sera siamo stati ospiti del Teatro Nazionale di Milano per vedere lo
spettacolo “Balliamo sul Mondo” prodotto da Live On
Stage
, scritto e diretto da Chiara Noschese con le musiche
di Luciano Ligabue. Sul palco tredici performer raccontano la
loro storia alternando momenti di gioia, a momenti di grande
tensione, tristezza…

Prima
di cominciare, una premessa: non sono un fan della musica di Ligabue,
non è mai stato il mio genere, ma nonostante ciò non sono riuscito
a rimanere impassibile e sul finale mi sono unito a tutto il cast e
al pubblico a cantare le sue canzoni. Prima di passare alle votazioni
però una piccola nota di demerito: non ho apprezzato la scelta di
permettere (e anzi, incoraggiare con un annuncio) al pubblico di fare
video durante lo spettacolo. I flash e i cellulari alzati sopra le
teste hanno costantemente intralciato la tranquilla visione dello
spettacolo. È vero che sono canzoni che siamo soliti trovare a
Campovolo, ma il teatro resta sempre un teatro e avrei preferito che
rimanesse intaccata la sua “sacralità”. Avrebbero potuto
permettere di fare video e foto solo dai saluti finali in poi,
sarebbe stato sicuramente meno caotico e disturbante. Ma basta
dilungarsi, passiamo ai voti!

Titolo:
Chiara Noschese si è buttata in un progetto difficilissimo in
Italia: scrivere e portare in scena uno spettacolo inedito. Per fare
ciò ha deciso di collaborare con un grande nome italiano ovvero
Luciano Ligabue che ha appoggiato da subito il progetto, dando il suo
contributo nei dialoghi oltre che a prestarle le sue canzoni più
famose. Questo spettacolo narra di tredici ragazzi che si ritrovano a
festeggiare l’arrivo del 1990. Sono alle prese con gli amori e le
amicizie tipiche della loro età, ma non mancano le tematiche più
spinose come quelle del bullismo (un tema che purtroppo è ancora,
nel 2019, molto attuale), della gelosia, dell’invidia… E una
promessa: festeggiare di nuovo tutti insieme l’arrivo del 2000. È
uno spettacolo che ha superato le mie aspettative, e posso dire che
la regista ha vinto la sua scommessa. Voto: 7/10

Regia:
Oltre che ad aver curato la regia Chiara Noschese ha scritto lo
spettacolo per intero (con la collaborazione di Luciano Ligabue),
lasciandosi ispirare soprattutto dal cast che aveva scelto tempo fa.
Lo spettacolo si sviluppa interamente nel Bar Mario e nello spazio
appena fuori dal bar. Scorre quasi sempre bene, nel primo atto si da
forse più spazio alle canzoni che allo svolgimento della trama,
mentre il secondo atto diventa molto più interessante anche dal
punto di vista narrativo. L’unica pecca, se di pecca si può
parlare, è l’essere sfociati troppo spesso in una dimensione
“concerto” più che in uno spettacolo teatrale. Lo spettacolo non
è suonato dal vivo (fatta eccezione per due brani) per una precisa
scelta registica: non si sarebbe potuta giustificare la presenza di
una band sul palco visto che alcuni dei personaggi stessi
costituivano una band in scena. Quest’ultimi per altro hanno suonato
in playback molto bene, contando che alcuni di loro non sono neppure
musicisti. Infine, chiudere lo spettacolo dopo i saluti del cast con
un concerto live dal vivo si è rivelata una scelta vincente. Voto:
7/10

Cast: Questo cast è stata sicuramente la ragione principale del funzionamento dello spettacolo. Finalmente e con piacere rivedo in un bel ruolo Beatrice Baldaccini, l’interpretazione ma soprattutto la voce la trasformano in una “Stella” di nome e di fatto. Continuo con Matteo Sala, una vera rivelazione attoriale. Lui interpreta Gianni, un ragazzo autistico, e non è semplice interpretare un ruolo di questo genere rendendolo credibile e coerente dall’inizio alla fine. Complimenti anche ai due Senior del gruppo Brunella Platania e Bob Messini. Continuo con il manager pazzo Luigi Fiorenti il quale ormai si sta affermando sempre di più grazie alla sua bellissima voce e alla sua bravura. Non parlo di tutti perché ci si dovrebbe stare delle ore, ma chiudo con i due protagonisti: il buono e il cattivo, Michele De Paola alle prese con il suo primo musical visto che tutte le esperienze precedenti sono di prosa, ma guardandolo sul palco non l’avremmo mai detto! E Yuri Pascale Langer, la miglior novità del 2018/2019 secondo il pubblico di Musical Café, continua imperterrito a collezionare ottime prestazioni sul palco. Un ulteriore complimento a questi due attori che sono anche gli unici due a suonare dal vivo durante lo spettacolo. Chiudo facendo i complimenti anche al resto del cast dei quali non ho parlato singolarmente non certo per demerito: Mario Acampa, Marianna Dalle Nogare, Brian Boccuni, Ilaria de Rosa, Mariacarmen Iafigliola e Myriam Somma. Voto: 8,5/10

Luci, scenografie e costumi: Lo spettacolo è ambientato nel Bar Mario che sarà l’unica scenografia presente, tutto molto anni ’90 come il periodo dello spettacolo richiede, stessa cosa vale per i costumi. Molto adatto anche il disegno luci dello spettacolo, e belle le proiezioni direttamente dal concerto del Liga. Non c’è tanto, ma quel che c’è basta a rendere tutto il più credibile possibile. Voto: 7/10

  • 7/10
    Titolo - 7/10
  • 7/10
    Regia - 7/10
  • 8.5/10
    Cast - 8.5/10
  • 7/10
    Luci, scenografie e costumi - 7/10
7.4/10

One thought on “%1$s”

  1. Io cmq, e lo dice l’autorizzata per eccellenza che va spesso a teatro, avrei cmq anche io permesso di fare foto e video ma senza flash.
    A parte che una volta mi è capitato di sentire un annuncio simile che diceva, oltre appunto di scattare foto ma senza flash: “postatele sui vostri profili social e parlate bene di noi!”

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