Il 6 Novembre è andato in scena al Teatro Ghione, con più di 380 biglietti staccati nonostante il derby calcistico, lo spettacolo “Cenerentola – l’incanto di una notte“, reduce da già due serate nel mese di maggio. La regia di questo spettacolo è di Giuseppe Brancato (già regista di Velvet Motel), mentre il ruolo della matrigna è affidato all’entusiasmante e brillante attrice Jessica Ferro e il principe e Cenerentola sono rispettivamente Cristiano D’Alterio ed Elisa Forte.
Menzione d’onore va fatta per le bravissime e simpaticissime Sorellastre di Cenerentola Giorgia Paolini e Chiara Leugio e nel ruolo del Re e della Regina gli amabili Armando Puccio e Alessandra De Pascalis. La Fata Madrina è interpretata da Fabrizia Sorrentino, già assistente alla regia, ed il sarto Araldo da Roberto Pesaresi.
La mattina della prima, siamo andate ad intervistare l’attrice romana Jessica Ferro, tanto cattiva e spietata nel ruolo della Matrigna quanto gentile e affabile nella vita reale.
Riguardo il mondo dell’ecosostenibilità, ho letto un po’ di te e ho saputo che tu ci tieni tantissimo, quanto c’è di ecosostenibile in questo spettacolo?
Tutto ciò che è legato alla scenografia è in cartone, dalla carrozza ai due troni, gli alberi e le colonne, è tutto in cartone ed è la stessa scenografia che abbiamo utilizzato a maggio (ovviamente con qualche modifica) proprio per il concetto di riuso a cui tengo. Dovremmo avere più rispetto delle cose in generale, ma in questo caso specifico attraverso questo spettacolo noi stiamo dimostrando come anche una scenografia teatrale possa essere riusata nel tempo e soprattutto come si possono ridurre anche i tempi di montaggio e smontaggio post spettacolo.
Perché questo spettacolo funziona secondo te? Qual è il suo segreto?
Funziona perché il regista, che è Giuseppe Brancato, è riuscito a dare una chiave di lettura diversa ad uno spettacolo che tutti conosciamo. Si pensa sempre che sia facile vendere i biglietti e fare il tutto esaurito con uno spettacolo per bambini, e invece non è così. E poi ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo lavorato sodo per far conoscere questo spettacolo. Ci tengo a precisare proprio per questo che stasera (6 novembre N.D.R.) nonostante il derby siamo sold out, e questo mi ha fatto capire che siamo riusciti a fare la differenza e a portare gente a teatro. Ringrazio di cuore anche Zoomarinee e anche le associazioni che mi hanno aiutata tantissimo in questa missione.
Nella tua esperienza di attrice, credi sia più difficile rapportarsi con un pubblico di adulti o di piccoli sognatori?
Penso che in questo periodo molto particolare i bambini abbiano necessità di fare teatro. Ho fatto nella scuola di mio figlio un laboratorio di teatro e non c’è stato un bimbo che non abbia alzato la mano. C’è necessità che i bambini conoscano il teatro e che siano proprio loro i portavoce del nostro futuro. Oggi soprattutto poi avere un pubblico di bambini a teatro, cosa di per sé già complessa per gli adulti, è già una piccola rivoluzione.
C’è qualche ringraziamento particolare che vuoi fare per questo spettacolo?
Ci tengo a ringraziare Bàste sartoria e Silvia Masci per aver realizzato quest’opera d’arte che è il vestito di Cenerentola (che si trasforma in diretta tra l’altro) e quello della Matrigna. Ovviamente doveroso ringraziare anche chi ha realizzato la scenografia che è Eventi di Cartone, Marco Papalia, Pierpaolo Giannuzzi, Kevin Cicchetti e Giorgio Cornea che sono gli altri due direttori tecnici, il mio ufficio stampa Stefania Vaghi e D – Forte per le foto e i video durante lo spettacolo.
In bocca al lupo!