Sembra incredibile a dirlo, ma in Italia, grazie a Broadway Italia, è arrivato il musical più famoso al mondo. Dopo le repliche triestine arriva al Teatro degli Arcimboldi “The Phantom Of The Opera” scritto da Andrew Lloyd Webber (musiche e libretto), Charles Hart (testi delle canzoni) e Richard Stilgoe (libretto e testi aggiuntivi).
Questa versione italiana, rigorosamente in lingua originale, vede alla regia Federico Bellone, alla cura delle coreografie Gillian Bruce e alla direzione musicale Julio Awad con la supervisione musicale di Giovanni Maria Lori.
“The Phantom of The Opera” è un musical ambientato nella Parigi dell’XIX secolo. La trama ruota intorno a Christine Daaé, giovane soprano, e al misterioso Fantasma che abita l’Opéra Garnier. Il Fantasma, innamorato di Christine, la istruisce vocalmente e cerca di farla diventare la protagonista degli spettacoli dell’Opera.
Tuttavia il suo amore diventa ossessivo, portando a eventi drammatici e romantici mentre Christine naviga tra la sua carriera, il suo amore per Raoul e la presenza enigmatica del Fantasma.
Federico Bellone, che firma sia la Regia che le Scene (insieme a Clara Abbruzzese), vince questa enorme scommessa. Il Suo Phantom, diverso da ciò che siamo abituati a vedere all’estero, riesce a trasportare il pubblico nell’incantevole e misterioso mondo dell’Opéra Garnier. La scenografia sorprende per dettagli elaborati, creando ambienti mozzafiato come il labirinto sotterraneo del fantasma. L’uso sapiente delle luci, firmate da Valerio Tiberi e Emanuele Agliati, e degli effetti speciali firmati da Paolo Carta, contribuisce a intensificare l’emozione e a sottolineare l’aspetto drammatico della storia, rendendo l’esperienza teatrale indimenticabile.
Le cose che mi hanno convinto meno sono state le rotelle dei manichini in vista, e rivedere il lampadario ancora issato ad inizio secondo atto. Per il resto trovo che Federico Bellone abbia davvero creato un gioiello di inestimabile valore. Ottima la direzione musicale di Julio Awad, coadiuvato da un’ottima orchestra dal vivo e dalla supervisione del M° Giovanni Maria Lori. Un grande lavoro anche quello di Gillian Bruce: le sue coreografie sono un trionfo di eleganza e di emozione. La maestria coreografica accentua con grazia e potenza le emozioni dei personaggi, aggiungendo un tocco di magia e vitalità ad ogni scena.
Ottimi anche i costumi di Chiara donato che accrescono di valore lo spettacolo.
E arriviamo al cast. Il Fantasma dell’opera è interpretato solitamente dal famosissimo attore internazionale Ramin Karimloo, che già apprezzai durante le repliche triestine, ma questa sera (15 ottobre), un problema di salute non gli ha permesso di essere presente e così ad interpretare il ruolo del Fantasma tocca a Luca Gaudiano. Onestamente non so neanche da dove cominciare per descrivere la sontuosa prova dell’artista foggiano che, da anni porta lustro al mondo del musical anche fuori il contesto teatrale, cosa di cui gli si deve dare atto. Gaudiano è un perfetto Fantasma, e nonostante le, immagino, poche prove e il poco preavviso dona al suo personaggio carattere e una potenza vocale davvero accattivante. Se non avessi saputo che sotto la maschera ci fosse celato Gaudiano, beh sicuramente lo avrei scambiato per uno degli attori internazionali del cast.
Dopo Gaudiano, a dare lustro ai “nostri” è Alice Mistroni. Lei è davvero di una caratura internazionale, Nella sua interpretazione è straordinaria, la Sua presenza scenica magnetica e la profondità emotiva che porta Madame Giry aggiungono un elemento di grande fascino al musical. La sua voce potente e la capacità di catturare l’essenza misteriosa del personaggio contribuiscono in modo significativo alla riuscita della produzione. Alice Mistroni porta vita e autenticità al ruolo, lasciando un’impressione indelebile sulla scena.
Amelia Milò, scoperta da Bocelli, è una Christine che funziona molto, ma il suo punto di forza è assolutamente il canto. La sua voce eccezionale e la sua padronanza tecnica catturano l’essenza del personaggio regalando al pubblico un momento indimenticabile con “Think Of Me”. È stato davvero un piacere e un onore poterla vedere in questa produzione.
La performance di Vinny Coyle in Raoul è stata efficace, con una voce potente e una presenza scenica coinvolgente che ha contribuito ad amalgamarsi con le performance di alto livello degli altri attori del cast
Anna Corvino, che arriva direttamente dall’Opera, è davvero una bella sorpresa nei panni di Carlotta Giudicelli, un ruolo davvero azzeccato, mentre Zoe Nochi giovanissima artista del cast è Meg Giry, la quale aggiunge un tocco di freschezza e vitalità a questo spettacolo.
Chiudo facendo i complimenti a tutto il resto del cast, italiano e non. Questa è stata una sfida difficile ma che, grazie al loro talento, l’hanno portato a casa a mani basse. E ora mi rivolgo proprio a loro: siete il primo cast italiano del Phantom, andatene fieri, e gustatevi tutti i meritati applausi che state raccogliendo in questi giorni.
Grazie a tutti i visionari dietro alla produzione di Broadway Italia ci avete fatto un regalo bellissimo.
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