Il Teatro Augusteo di Napoli

Tra prosa, musica e tanti musical, la storia del Teatro Augusteo di Napoli, di uno dei più noti teatri partenopei

Il Teatro Augusteo di Napoli sorge nella storica piazzetta Duca d’Aosta, conosciuta ormai anche come Piazzetta Augusteo a ridosso della Funicolare Centrale che collega Via Toledo al Vomero dagli anni venti.

LE ORIGINI

Il Teatro Augusteo, infatti, nacque tra il 1926 e il 1929 su progetto dell’architetto Arnaldo Foschini e dell’ingegnere Pier Luigi Nervi. Fu la prima opera in cemento armato di Nervi e costruito nell’omonima piazzetta, creata pochi anni prima per dare uno sbocco al traffico della Funicolare Centrale che collega la zona collinare di Napoli con il suo centro.

La struttura del Teatro Augusteo è simmetrica, su base circolare con diametro di 30 metri. Richiama molto i teatri a palchi del ‘700, pur essendo dotato di ogni comfort moderno per l’epoca. Ne sono un esempio la scala mobile, gli ascensori, l’impianto di aria condizionata e il lucernario centrale della volta scorrevole.

Particolare del soffito apribile e pianta circolare del Teatro Augusteo – foto tratta dal profilo ufficiale del Teatro Augusteo su Facebook

Il Teatro Augusteo si sostituisce a quello preesistente realizzato da Luigi Vanvitelli nel 1772 in quello che una volta era il Palazzo Berio. Questo teatrino, che poteva ospitare fino a 1600 spettatori, si trovava all’interno del palazzo nobiliare. Qui la facciata fu realizzata proprio dal grande architetto, ma l’edificio venne poi in parte demolito per lasciar posto alla nuova piazza.

Il declino del dopoguerra e la rinascita negli anni ’90
L’inaugurazione del Teatro Augusteo dopo i lavori di ristrutturazione
degli anni ’90 – tratta dal sito ufficiale del teatro

Durante la Seconda Guerra Mondiale il teatro chiuse i battenti e, alla riapertura negli anni Cinquanta, interventi di restauro poco attenti, stravolsero l’aspetto e l’eccezionale acustica!

Dopo essere stato per molto tempo adibito a cinema, nel 1992 partì una profonda opera di recupero architettonico a cura di Pippo Cannavale. Così il Teatro Augusteo tornò alla città nel suo aspetto originario.
Questa ristrutturazione ha riportato il locale allo splendore iniziale, ridando luce alla volta voluta da Nervi, alle pareti all’ingresso di marmo rosso, così come i palchi murati. Inoltre sono stati nuovamente messi in funzione la scala mobile dell’epoca e il centro del soffitto apribile.

Da allora il palinsesto del Teatro Augusteo ha presentato al pubblico napoletano prosa d’autore, commedie e spettacoli musicali. Molti i concerti con i più grandi artisti nazionali e internazionali e altrettanti i musical: grazie alla straordinaria acustica e al palco dalle generose dimensioni, l’Augusteo ha ospitato “C’era una volta…Scugnizzi”, un musical tutto italiano, o meglio dire napoletano, messo in scena per la prima volta il 15 marzo 2002.

“C’era una volta…Scugnizzi”


Il musical nasce nel 2002, con testi e musiche di Claudio Mattone e prosa di Enrico Vaime, e si ispira all’omonimo film del 1989 diretto da Nanni Loy. Narra le vicende dei ragazzi del riformatorio di Nisida a Napoli, alle prese, per l’appunto, con la realizzazione di un musical.

Cover del cd con i brani tratti dal musical “C’era una volta … Scugnizzi”

Nella versione teatrale, due ragazzi usciti dal carcere minorile prendono due strade decisamente opposte, diventando, l’uno prete e l’altro un boss della malavita. Una vicenda che racconta uno scorcio di quello che è l’intricato tessuto sociale napoletano e la vita dei giovani che lo popolano.

La prima versione in scena tra il 2002 e 2006 ha visto, come protagonisti principali, volti noti del mondo del musical come Sal Da Vinci, nel ruolo di Don Saverio, e Massimiliano Gallo prima e Pietro Pignatelli poi nel ruolo del malavitoso O’Russo e una giovane Serena Rossi come “scugnizza”. Nell’ultima edizione del 2010-2011 il cast ha visto uno stravolgimento. Questo perché “C’era una volta…Scugnizzi” vuole essere un progetto che coinvolga attori giovani provenienti davvero dal carcere minorile di Nisida, facendo fare loro un percorso formativo e avviandoli al mondo del teatro.

Per quanto riguarda i ruoli principali, quello di O’Russo è stato affidato a Pierluigi Iorio.

Don Saverio è stato affidato al cantante napoletano Andrea Sannino. Quest’ultimo, ha recentemente avuto un forte impatto mediatico grazie alla sua canzone “Abbracciame“, che è stata scelta come una sorta di “inno di speranza” a Napoli, durante il primo lockdown nel flashmob spontaneo dai balconi.

Simona Capuozzo

Logo Teatro Augusteo – pagina ufficiale Facebook

Se volete continuare a seguire la rubrica sui teatri italiani, l’appuntamento è qui, ogni martedì su Musical Cafè. Per maggiori informazioni sul Teatro Augusteo di Napoli si rimanda al sito ufficiale.


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