Il teatro Duse è per tradizione il teatro di prosa di Bologna ed è considerato uno dei più antichi teatri della città. A metà del XVII secolo, era ospitato presso l’edificio “Palazzo del Giglio” in via Cartoleria ed utilizzato all’epoca come teatrino per le recite scolastiche di un collegio gesuita.
Inizialmente il cartellone era infatti riservato a spettacoli di burattini ed esibizioni circensi fino a quando, nel 1822, l’ingegnere Antonio Brunetti non decise di restaurarlo.
Durante la prima rappresentazione portata in scena da una società di giovani dilettanti, il pubblico rimase estasiato dall’eleganza della struttura, illuminata da centinaia di candele e dotata di 14 palchetti divisi in tre ordini.
Tra il 1863 e 1865, la struttura venne ammodernata con 2 ordini di gallerie, un loggione e dotata di illuminazione a gas e sistema di riscaldamento con caloriferi, una grandissima novità per l’epoca. Vennero inoltre, aggiunte decorazioni pittoriche per mano di Valentino Solmi e Gaetano Lodi.
Il teatro Brunetti raggiunse ben presto una certa notorietà, tanto da ospitare, nel 1878, il re Umberto I con la consorte Margherita e due spettacoli di Sarah Bernhardt che, nel 1882, recita “Dame aux cameilas” e “Frou Frou”, non registrando il tutto esaurito a causa dell’elevato prezzo dei biglietti.
Di fondamentale rilievo per il Teatro Brunetti, la data del 27 agosto 1896, giorno in cui vengono proiettati brevi filmanti dei fratelli Lumière: è la prima volta del cinematografo a Bologna.
Nel 1898, il teatro cambiò nuovamente nome per volere dei nuovi proprietari: divenne quindi “Teatro Duse”, in onore della famosa Eleonora Duse, considerata una delle più grandi attrici italiane dell’epoca e ancora in piena attività (ricordiamo che nel 1898, Eleonora aveva 40 anni) e che si esibisce in quello stesso anno con “il sogno di un mattino di primavera” di D’Annunzio.
Dopo l’ennesima ristrutturazione, il Teatro Duse riapre nel 1904 con un progetto architettonico guidato da Lorenzo Colliva e che prevedeva l’ampliamento del boccascena, la ristrutturazione delle scale, l’allargamento delle gallerie superiori e l’istallazione della luce elettrica.
Attualmente, la sala dispone di 999 posti divisi in 475 in platea, 210 in galleria, 221 in seconda galleria e 93 in due ordini di palchi.
Il teatro ha subito un forte periodo di incertezza, terminato nel 2011 quando venne salvato dalla chiusura per volere di alcuni impresari. Da quel momento il programma del Duse si è esteso alla danza e alla musica internazionale e nel 2015, viene riconosciuto come Organismo di programmazione multidisciplinare dal Mibact.
Il MUSICAL
Oggi, il Duse, propone diversi progetti per ragazzi e giovani. Tra le collaborazioni più importanti, quella con la BSMT (Bernstein School of Musical Theater) di Bologna, che si appoggia al teatro portando in scena diverse rappresentazioni come, ad esempio, alcuni eventi del famoso “Summer musical festival”.
Tra i musical più importanti ospitati dal Duse ricordiamo “Sindrome da musical” con Manuel Frattini nel 2013, “Spring Awakening” con la regia di Emanuele Gamba nel 2014, “Vacanze Romane” con Serena Autieri e Attilio Fontana nel 2016, “Crazy for You” realizzato grazie alla produzione della BSMT nel 2017 con Manuel Frattini affiancato dagli allievi dell’accademia, fino al più recente “Rent, vent’anni dopo 2000-2020”, una grande festa per celebrare i 20 anni dell’edizione italiana del Musical Rent di Jonathan Larson con la partecipazione degli artisti del cast originale.
Attualmente il teatro rimane chiuso fino al 24 novembre 2020 a causa del più recente DPCM.
Per maggiori informazioni sulla nuova programmazione 2020/2021 ed eventuali novità, consultare il sito https://teatroduse.it/