“Into The Woods” – Musical fiabesco dalle mille metafore

Into the Woods

Musica e Liriche: Stephen Sondheim
Libretto: James Lapine
Debutto ufficiale: Broadway, 1987

“Into the Woods” è sicuramente uno dei musical più fortunati di Sondheim, non che uno dei più rappresentati.

Compositore e librettista analizzano insieme il mondo delle fiabe per bambini, ma soffermandosi sul loro lato oscuro. La scena si apre, come nelle vere favole, con un narratore che racconta le avventure di un fornaio e di sua moglie. La coppia non può avere figlia a causa di una maledizione lanciatagli da una strega cattiva. Quest’ultima, dall’orrido aspetto, vorrebbe ritornare giovane e bella con un incantesimo, così propone un patto al fornaio: se lui riuscirà a recuperare tutti gli ingredienti per la pozione, lei scioglierà la maledizione. Così il fornaio e la moglie si mettono in viaggio inoltrandosi nel bosco. Ed è proprio nel bosco che incontrano e si scontrano con tanti altri personaggi delle fiabe, come Cappuccetto Rosso, il Lupo Cattivo, Jack, Cenerentola, Raperonzolo… Ognuno di essi aspira ad una vita diversa e migliore. Dopo varie traversie ogni personaggio riuscirà ad ottenere quello che voleva e ad essere felici.

E vissero tutti felici e contenti? Certo che no, siamo solo alla fine del primo atto! Nel secondo atto vediamo la parte triste, i risvolti negativi e capiamo che tutto ha un prezzo ed ognuno sarà costretto a pagare il suo.

Questa è certamente una rilettura brillante, che lascia spazio a molteplici metafore. La mia preferita è sicuramente l’immagine del Bosco: il luogo dell’incertezza, della svolta, del mistero, del “tutto può succedere”, ed è affascinante notare come tu non sappia cosa ti potrà accadere una volta entrato, ma quello che è certo è che, una volta attraversato il bosco, non sarai più lo stesso.

“Into the Woods” ottiene un grande successo di critica, anche nella sua versione londinese del 1990. Entrambe le versioni vincono molti premi come i Tony e gli Oliver Award.

Nonostante il clima cupo, quasi grottesco, il genio di Sondheim non ci fa mancare brani divertenti, pieni di doppi sensi, ironici e sottili come “Hello little girl” e “I Know Things Now” del Lupo e Cappuccetto. Ma non si possono non citare “Children Will Listen”, “It Takes Two”, “Giants in the Sky”, uno più bello dell’altro.

Nel 2014 è stata prodotta una versione cinematografica dalla Disney (che potete dunque trovare su Disney+, correte a guardara!), diretta da Rob Marshall con protagonisti Meryl Streep, Emily Blunt, James Corden e Johnny Depp… inutile dirlo: uno più bravo dell’altro!

Into The Woods
https://www.disneyplus.com/it-it/movies/into-the-woods/

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