La coscienza di Zeno
dal 29 ottobre al 3 novembre 2024 presso Teatro Carcano
con Alessandro Haber
con Alberto Fasoli, Valentina Violo, Stefano Scandaletti, Ester Galazzi,
Emanuele Fortunati, Francesco Godina, Meredith Airò Farulla, Caterina
Benevoli, Chiara Pellegrin, Giovanni Schiavo
regia di Paolo Valerio
adattamento Monica Codena e Paolo Valerio
scene e costumi di Marta Crisolini Malatesta
luci di Gigi Saccomandi
musiche di Oragravity
video Alessandro Papa
movimenti di scena Monica Codena
Produzione Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia, Goldenart Production
Varata in occasione dei cent’anni dalla pubblicazione del romanzo, la produzione de “La coscienza di Zeno” di Italo Svevo
Ha debuttato con successo a Trieste – città di Svevo – a ottobre 2023 e riprende ora il tour nella stagione 2024-2025 arrivando a Milano al Teatro Carcano dal 29 ottobre al 3 novembre.
L’operazione è firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e da Goldenart Production.
È inserita in un ampio progetto di Paolo Valerio, direttore dello Stabile che è volto alla valorizzazione dei giacimenti culturali di Trieste e del suo territori, il quale ha ispirato nel Novecento scrittori fondamentali.
Lo spettacolo restituisce l’affascinante complessità dell’ambientazione in cui Svevo concepisce il romanzo: illumina i nodi fondamentali attraverso l’inedito adattamento, nato dalla collaborazione fra Paolo Valerio e Monica Codena.
Hanno lavorato attentamente sull’innovativa scrittura sveviana, su interessanti scelte di messinscena e su un protagonista fuori da ogni cliché come Alessandro Haber.
Sarà lui a coniugare la profondità e l’ironia surreale di Zeno Cosini
Così come la complessità e la fragilità, il senso d’inadeguatezza e i successi, l’autoassoluzione e sensi di colpa, la nevrosi e quell’incapacità di sentirsi “in sintonia” con la società, che lo porteranno sul lettino del Dottor S e alla scrittura del diario psicanalitico.
Aspetti che si rispecchiano potentemente nelle contraddizioni dell’uomo contemporaneo, e lo rendono un personaggio attuale e teatralissimo nella sua surrealtà.
Paolo Valerio concretizza sulla scena l’analisi che il protagonista fa della propria esistenza e del suo mondo interiore: rende quasi tangibile il dialogo che egli ha con sé stesso, il confronto con la sua “coscienza”, lo sguardo partecipe e allo stesso tempo scettico che pone sui ricordi e gli eventi della sua vita.
Biglietti acquistabili qui