Sabato sera si è concluso l’ultimo appuntamento della nona edizione di “A Summer Musical Festival” portato in scena quasi completamente nel loro nuovo Open Air Theater (B.O.A.T.) .Lo spettacolo scelto per concludere questo festival è stato “La Piccola Bottega Degli Orrori”, un musical del 1982 composto da Alan Menken con testi e libretto di Howard Ashman.
TRAMA
Il musical è basato sull’omonimo film del 1960 diretto da Roger Corman e narra le vicende di Seymour, un tipico bravo ragazzo di provincia. Il protagonista lavora nel negozio di piante del sig. Mushnik ed è segretamente innamorato della collega Audrey. Un giorno riceve in dono un pianta a lui sconosciuta e, in onore della sua amata, decide di chiamarla “Audrey 2” . Presto capirà le esigenze particolari che necessita la suddetta pianta, ma che in cambio gli porterà fama e gloria.
IL TEAM CREATIVO
Lo spettacolo vede la firma di Fabrizio Angelini sia nella regia che nelle coreografie. Il regista e coreografo ha il gran merito di aver dato ampio spazio ai ragazzi nell’ensemble, nonostante lo spettacolo originale vede in scena un cast decisamente più sfoltito. Lo spettacolo è ben fatto, e la scena di “Don’t Feed the Plants” sul finale è veramente da applausi.
Se devo trovare un qualcosa di negativo, ciò che non mi ha convinto del tutto è stata la scelta di inserire una coreografia di Tap. Probabilmente essendo comunque un saggio di fine anno, si è voluto dar spazio anche ai bravi esecutori di tale disciplina. Per il resto, quello di Fabrizio Angelini si rivela un grande lavoro e per il secondo anno di fila porta in scena uno spettacolo della BSMT. Simpatica anche la gag finale nei ringraziamenti nel quale si tinge anche lui il viso di verde.
Un lavoro enorme e ben riuscito è sicuramente quello di Gianluca Sticotti, il direttore musicale. Non potrà che esser stato orgoglioso della performance dei suoi allievi. Di grande impatto le luci di Emanuele Agliati e del light designer associato Oscar Frosio. Il Sound Design è di Tommaso Macchi.
IL CAST
Anche per questo titolo, e come oramai per scelta interna, sono andati in scena 3 cast differenti, in modo tale da dar spazio a più allievi possibili. Io ho assistito alla replica del 10 luglio e, fin da subito sono stato letteralmente rapito da trio di strada Ronette, Crystal e Chiffon interpretate da Assia Valianti, Silvia Ghirardini e Rosaria Botteri. Un bellissimo trio dalle voci potenti, che strappano gli applausi fin dalla loro primissima entrata in scena.
Orin e Mushnik sono stati interpretati rispettivamente da Alessandro Pontenani e Guido Turchi. Se Pontenani mi ha colpito più con la sua performance canora che con quella attoriale, Turchi ha fatto un buon lavoro su entrambi i fronti. Tutto sommato hanno portato a casa un buon risultato.
Azzeccatissimi invece i due protagonisti Christian Votero e Iris Trevisano: menzione speciale per il brano “Suddenly, Seymour” nel quale i due ragazzi mostrano una bella complicità, oltre che una spiccata dote canora. Molto curati anche i loro personaggi in particolare Christian l’ho trovato davvero un perfetto “Seymour”! Ma ammetto che Iris mi ha emozionato molto con la sua Audrey.
Chiudo con, a mio avviso, il ruolo più difficile ovvero Audrey 2 interpretato da Damiano Spitaleri che con il suo potente mezzo vocale, condito da un’ottima interpretazione, rende giustizia ad un ruolo così “mostruoso”.
Non posso che fare i complimenti a tutti i ragazzi che sono andati in scena: ogni numero d’ensemble è stato davvero grandioso. E se da una parte il merito va sicuramente a Fabrizio e Gianluca, dall’altra faccio un grande applauso ai talentuosi allievi della Bernstein.
Luca Ferba