La Signora delle Camelie
al Teatro Fontana dal 14 al 24 novembre 2024

liberamente tratto dal romanzo di Alexandre Dumas figlio
drammaturgia e regia di Giovanni Ortoleva
dramaturg Federico Bellini
scene Federico Biancalani
costumi Daniela De Blasio
musica Pietro Guarracino
movimenti di scena Anna Manella
disegno luci Davide Bellavia
aiuto regia Marco Santi
con Gabriele Benedetti, Anna Manella, Alberto Marcello, Nika Perrone e Vito Vicino
produzione Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse, Elsinor – Centro di Produzione Teatrale, TPE – Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra Associazione Culturale
Spettacolo selezionato da Next – Laboratorio delle Idee per la produzione e programmazione dello spettacolo lombardo.
Ciò che non si può cambiare bisogna almeno descriverlo. R. W. Fassbinder
Giovanni Ortoleva chiude la sua trilogia dedicata ai miti dell’amore romantico firmando regia e drammaturgia di LA SIGNORA DELLE CAMELIE, nuovo spettacolo liberamente tratto da uno dei più grandi romanzi della letteratura ottocentesca.
Lo spettacolo debutta in prima nazionale a Milano il 14 novembre (in scena fino al 24 nov), sarà a Genova dal 28 novembre al 1 dicembre (Teatro della Tosse) e a Torino (Teatro Astra) dal 17 al 22 dicembre.
La dame aux camelias di Alexandre Dumas figlio, testo di sorprendente violenza sociale, ha dato origine ad uno degli “stereotipi” femminili più intensi dell’800 diventando modello di moltissimi prodotti artistici di grande successo: balletti, opere liriche, testi teatrali, film.
Nel corso dei secoli l’amore impossibile tra Marguerite Gautier e Armand Duval ha continuato a ripetersi diventando, forse, il più grande mito romantico moderno
Il romanzo di Dumas figlio è piuttosto basato su una storia vera ed ha mantenuto intatta tutta la sua brutalità, nonostante le intenzioni reazionarie e moralizzanti del suo autore.
E cosi mentre il mito, ripetizione dopo ripetizione, si fa più stucchevole e sentimentale, La dame aux camelias in questa nuova prova di Ortoleva diviene soprattutto la cronaca impietosa di un omicidio sociale, in cui la violenza classista smaschera il romanticismo che l’ha coperta.
Una storia che continua a toccarci, più di quanto vorremmo.

Per chiudere questa personale trilogia sui miti dell’amore romantico, passata per il romanzo di Lancillotto e la Dodicesima notte di Shakespeare, ho scelto un testo che mi ha sempre sconvolto per la sua ferocia cortese.
La Signora delle camelie non fa sconti nel raccontare la sua epoca, muovendosi tra misoginia, classismo, privilegio, patriarcato; è una parabola che se non si fosse travestita da storia d’amore avrebbe potuto accendere le piazze.
(…)
Con Signora delle Camelie Alexandre Dumas figlio si denuda, racconta – con una sorta di incoscienza, con una limpidità di cui evidentemente si pentirà – il suo rapporto con le donne, l’amore, il possesso. Non si fa sconti.Racconta le sue ossessioni, la sua piccolezza, si ridicolizza. L’unico desiderio che ho avuto, affrontandolo, è stato di non farmi sconti a mia volta. Partendo dal classico, da un sapore riccamente ottocentesco, e scivolando sempre più avanti, sempre più vicino, a me, a noi. Per guardarci
G. Ortoleva
Info e prenotazioni: +39 026901573 – biglietteria@teatrofontana.it
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