LEGALLY BLONDE – TRA CINEMA E PALCOSCENICO

E perché “la rivincita delle bionde” non è un titolo così sbagliato

LEGALLY BLONDE
Una scena tratta dal Musical Legally Blonde

Dopo il libro di Amanda Brown e il film del 2001, con Reese Witherspoon come protagonista, nel 2007 nasce il musical “Legally blonde”. Debutta prima a San Francisco, poi si sposta a Broadway:  lo spettacolo ottiene da subito un grande successo, mettendo d’accordo spettatori e critica (sì, anche i più restii a digerire tonnellate di rosa e glitter) sugli importanti messaggi che  lascia al pubblico, anche grazie all’intervallo con momenti di leggerezza e comicità o numeri musicali brillanti. Nonostante l’impatto positivo che ha permesso a “Legally Blonde” di diventare un successo internazionale conosciuto e replicato in tutto il mondo, non è però del tutto assurdo sostenere che a tratti la storia proposta possa essere considerata poco credibile e irrealistica.

LA VIE EN ROSE..O QUASI

LEGALLY BLONDE
Una scena tratta dal film

Quello che ci appare chiaro fin da subito, è che Elle Woods ha tutto: è giovane, bella, ricca, popolare e ha tante amiche pronte a fare qualunque cosa per lei.
Ma il suo mondo rosa cade a pezzi quando il fidanzato Warner la lascia per seguire da solo tutti i passi già programmati della sua brillante carriera ad Harvard: lei non fa parte del piano, è “troppo Marilyn e non abbastanza Jackie”. Da quello che parte come il peggiore mental break down che una ragazza come Elle possa trovarsi ad affrontare,  nasce il suo spirito di rivalsa: entrare ad Harvard per riconquistarlo.

IMPARARE AD “ESSERE JACKIE”

Se inizialmente questo non é altro che un ulteriore sconvolgimento di piani per amore di un ragazzo che non la prende abbastanza “sul serio” (e che si fidanza con un’altra, Vivienne), la rivincita di Elle diventa reale, trasformandosi passo a passo nella vittoria di tutte le ragazze che scoprono di essere molto di più dello stereotipo in cui hanno sempre vissuto.
Elle scopre infatti di avere un talento e una determinazione inaspettati, e soprattutto di poter essere apprezzata per le sue azioni e i suoi pensieri, oltre che per il suo sorriso.
Il primo a motivarla e a “leggere tra le righe” é il collega Emmett Forrest, con cui guida un giovanissimo team legale in un caso importante.

LE NOSTRE RELAZIONI CAMBIANO QUANDO CONOSCIAMO IL NOSTRO VALORE

Una scena tratta dal film

E’ qui che bisogna soffermarsi su tre aspetti fondamentali: per prima cosa, l’importanza di credere in se stessi.
Il suo piano potrà risultare irrealizzabile nella realtà, ma se Elle non si fosse data una possibilità, non avrebbe scoperto la sua grande ricchezza personale.
Il secondo aspetto interessante è complementare al primo: quanto è importante avere qualcuno che creda in noi, nei momenti di difficoltà? Che sia un amico o un partner, poco importa:
il film mette bene in evidenza come la relazione tra Elle e Warner funzionasse all’inizio solo perché lei non vedeva il suo valore. Per fortuna, però, Emmett vede in lei un potenziale da non sprecare, prima di qualsiasi altra cosa.
E poi c’è Vivienne: la classica avversaria che invece potrebbe rivelarsi una vera amica. Può sembrare quasi favolistico -in quanti saremmo disposti a cambiare idea su quella persona che proprio non sopportiamo?- ma il rapporto tra Elle e Vivienne rappresenta perfettamente l’evoluzione di una competizione immotivata in fiducia e supporto reciproci.

LA DIFFICOLTA’ DI ESSERE “LEGALLY BLONDE” IN UN MONDO DI SQUALI

Anche quello dell’ avvocato-squalo è uno stereotipo con cui abbiamo sempre avuto a che fare, e che tutto sommato non ci ha mai disturbato troppo.. Elle però riesce a dimostrare al professor Callahan che esiste un modo migliore di fiutare il “blood in the water” . Questo ci insegna indirettamente un’importante lezione, ovvero che la più grande vittoria è rimanere fedeli a se stessi. Solo così si riuscirà a dare ciò che di meglio si ha da offrire: il proprio personalissimo e irripetibile contributo.



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One thought on “%1$s”

  1. Mariagrazia Baldinu 11 Marzo 2021 — 21:29

    Complimenti per il pezzo che hai scritto complimenti.

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