Musica e liriche: Maury Yeston
Libretto: Arthur Kopit & Mario Fratti
Debutto ufficiale: Broadway, 1982
Il celebre film di Federico Fellini Otto e Mezzo diviene musical intitolato Nine. L’idea fu dello scrittore italiano Mario Fratti che dovette contrattare con Fellini in persona per ottenere i diritti. Infine, grazie all’intervento della star Katherine Hepburn (un’amicizia in comune) il regista acconsentì allo spettacolo teatrale a patto che il titolo fosse diverso e nessun riferimento al film fosse presente su locandine e programmi di sala. Nonostante la disapprovazione di Fellini, il musical è stato uno dei più grandi successi di Broadway degli anni ’80. Viene elogiato dalla critica, vince cinque Tony Awards e supera le 732 repliche.
Il musical si basa sulla trama del film, prendendosi qua e là qualche libertà, e tenta di ricreare la sua atmosfera surreale e simbolica. In quest’operazione è di fondamentale importanza la regia e coreografia di Tommy Tune. Vediamo sul palco la crisi del regista italiano Guido Contini, un genio del mondo del cinema, circondato dalle sue molte donne e da una moglie fedele ma non del tutto rassegnata. L’uomo si scontra con un’improvvisa mancanza di creatività che non gli permette di scrivere il suo prossimo soggetto, nonostante le pressioni di giornalisti e produttori. Continua a rivivere ricordi in cui spiccano tra tutte la figura di sua madre e di una prostituta incontrata in fanciullezza. In scena è presente anche un Guido bambino, di nove anni (ecco giustificata la scelta del nuovo titolo) che funge un po’ da alter-ego del protagonista.
Musical molto particolare ed interessante, con una score curatissima e un book perfetto. Nel suo insieme non può che apparire geniale. Da sottolineare poi la principale particolarità dello spettacolo: un unico attore uomo con il resto del cast esclusivamente femminile. Furono fatte diverse produzioni anche a Londra (1992 e 1996) e Parigi (diretta da Saverio Marconi in persona) che portarono ad un revival a Broadway nel 2003 con Antonio Banderas.
Ogni brano di Yeston risulta efficace e adatto al personaggio e alla situazione. Tra tutti spiccano certamente l’eccezionale My husband makes movies e l’eccentrica Be Italian, l’amara Be on your own e i due assoli del protagonista Guido’s song e I can’t make this movie. Ma il numero più suggestivo rimane quello d’apertura dello spettacolo: un’overture eseguita da tutte le donne del cast e diretta da Guido Contini.
Nel 2009 il regista Rob Marshall dirige una versione cinematografica con un cast strabiliante tra cui Daniel Day-Lewis (Guido), Nicole Kidman (Claudia), Penélope Cruz (Carla), Marion Cotillard (Luisa) e Sophia Loren (la Madre). Nonostante il minor successo ottenuto da quest’ultimo film noi ne consigliamo a chi non l’avesse ancora fatto, di guardarlo immediatamente, soprattutto per i meravigliosi interpreti presenti.
Nel frattempo non perderti:
Overture delle donne – Nine il film