Ricordo perfettamente il mio primo passaporto: pieno di timbri di luoghi lontani che avevo visitato. Era mio, solo mio, e raccontava i miei viaggi e le storie che poi mi piaceva raccontare, partendo da quei luoghi.
Poi è arrivato un passaporto condiviso, quello con i figli, certamente diverso dal primo, con altrettante mete e paesi visitati con la famiglia.
Ora il mio passaporto è tornato tutto per me, ma purtroppo non mi resta che viaggiare con la fantasia in questi ultimi tempi.
Un passaporto racconta, ci narra delle storie importanti, percorsi di vita e luoghi che poi diventano quelli del nostro cuore, quelli dove andiamo a ricaricare le batterie anche se non riusciamo ad essere fisicamente lì, in quel determinato posto.
Con questo spirito nasce la rubrica “Passaporto”, allo scopo di raccontarsi, di narrare qualcosa di sè.
E in questo “salotto virtuale”, il nostro Musical Café, ci piace pensare che qui ci sia un posto per raccontarsi, narrare un viaggio che ci ha portato a concludere percorsi, iniziarne di nuovi, intraprendere cammini e sentieri di montagna o discese ripide verso spiagge incontaminate.
I Passaporti di Musical Cafè vogliono essere dei quadretti che gli artisti ci regalano, raccontandoci in modo semplice e spontaneo, qualcosa di importante e significativo per loro.
Del resto, la parola passaporto significa proprio luogo di passaggio. Un viaggiare, dunque, da un luogo all’altro, da una storia ad un palcoscenico, da un personaggio ad un altro.
Ecco il mio “Passaporto” per Musical Cafè, anche se non sono propriamente una artista, nell’attesa che questo luogo virtuale del viaggiare si arricchisca presto delle vostre storie.
Sarah Pellizzari Rabolini
Il mio passaporto
Nome e cognome Sarah Pellizzari Rabolini
Città d’origine Busto Arsizio (Varese)
Segno zodiacale Cancro, ascendente Capricorno, Luna nello Scorpione….attenzione a me!:-)))
Colore preferito blu
Cibo preferito la pizza
Musical preferito visto Jersey Boys
Musical preferito interpretato… per fortuna (per voi), nessuno!
Punti di riferimento (persone e/o luoghi a cui devi molto) io che amo scrivere, devo molto a Sara Rattaro, la mia grande amica e fata madrina, per ciò che mi ha insegnato e la fiducia nelle mie capacità, forse più di quella che io ho in me.
Cosa ti piace fare quando non sei sul palco ovviamente sul palco non ci salgo mai, come dicevo, per vostra fortuna! Nel mio caso, quando non sono davanti ad un pc a scrivere: insegno, leggo e… vado a teatro!
Puoi esprimere tre desideri: comincia! Scrivere un libro sul teatro, scrivere un testo teatrale e che un mio libro diventasse un film.
Fai un saluto a… Luca Ferba che mi ha chiesto di far crescere con lui questa “creatura” che è Musical Cafè: che io sia il Direttore di Musical Cafè mi fa un certo effetto! Sarà vero?:-)
…e Tu che caffè sei? (Macchiato, tazza grande, Lungo, ristretto, deca..) io sono un lungo, amaro e in tazza di vetro
Che formazione hai? Sono laureata in Lettere e giornalista pubblicista. Inoltre sono una formatrice certificata del Metodo Caviardage(R) per trovare la poesia nascosta.
Insegnare o stare sul palco? Insegnare ovviamente. E scrivere.
Cosa stai facendo in questo momento? (Non nel senso di lavoro, ma ora, adesso mentre mi scrivi) Sto sorseggiando un caffè lungo, amaro, in un bicchiere di vetro.
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