PER NON DIMENTICARE…DI ANDARE A TEATRO.

E’ in scena a Roma, per la terza volta, lo spettacolo “Il Diario di Anna Frank”

 Il 27 Gennaio è stata la Giornata Della Memoria, evento commemorativo istituito per non dimenticare le espressioni di odio compiute nel corso della II Guerra Mondiale con particolare attenzione alla Shoah, ovvero lo sterminio degli Ebrei vittime del genocidio nazista. Se i media e le istituzioni ci hanno, giustamente, continuamente esposti a intensi contenuti (documentari, film, rubriche) per rielaborare gli avvenimenti nella memoria collettiva, noi di Musical Cafè vogliamo cogliere l’opportunità per portarvi a teatro.

E’ infatti in scena presso il Teatro Belli di Roma dal 27 Gennaio al 12 Febbraio, lo spettacolo “Il Diario di Anna Frank”, diretto da Carlo Emilio Lerici. Non lasciatevi sfuggire i biglietti per le ultime date disponibili poiché lo spettacolo ha tutte le premesse per essere un prodotto molto soddisfacente: oltre che per le tematiche trattate, che per quanto già sentite sono sempre in grado di toccare le corde profonde del nostro senso di appartenenza al genere umano, l’ opera è considerata uno dei capolavori del teatro del ‘900.

Nel 1956 ha vinto il Premio Pulitzer per la scenografia oltre ad aver  ricevuto il patrocinio delle più importanti istituzioni ebraiche  (UCEI – Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Fondazione Museo Della Shoah, Centro Ebraico Italiano “G. E. V. Pitigliani”, l’ Associazione Progetto Memoria, l’ Associazione Figli della Shoah e il MEIS – Museo Nazionale dell’ Ebraismo Italiano e della Shoah). A Roma è in scena per la terza volta, dopo il debutto del  2020 con cui ha registrato un grande successo di pubblico e di critica. L’adattamento teatrale è di Frances Goodrich e Albert Hackett, la traduzione di Alessandra Serra e Paolo Collo, i costumi sono realizzati da Annalisa Di Piero mentre i canti tradizionali ebraici che accompagnano le scene, sono cantati da Eleonora Tosto.

La trama segue quella dello storico manoscritto. Ricordiamo che “Il Diario di Anna Frank”, nella sua originaria forma cartacea, consiste in una raccolta degli scritti in lingua olandese di Anna Frank, una giovane ragazza ebrea nata a Francoforte e rifugiata ad Amsterdam con la sua famiglia nel tentativo di sfuggire alle persecuzioni e ai campi di sterminio nazisti. Nel 1944 la famiglia viene scoperta e deportata nel campo di Westerbork dove tutti perderanno la vita ad eccezione del padre di Anna, il signor Otto Frank.

E’ proprio con lui che si apre l’ adattamento teatrale, facendogli ritrovare, nella soffitta di casa, il diario scritto da sua figlia. Otto si addentra quindi nella lettura delle pagine scritte da Anne e, come se fossero da lui evocate, prendono vita le scene e le vicende della famiglia Frank.          I 10 personaggi, nella gestione delle tristi vicende che li stravolgono, vengono fuori in tutte le loro specificità e manifestano emozioni e sentimenti sia attinenti all’ assurdità degli eventi di cui sono protagonisti come il terrore, la speranza, la rabbia e sia quelli attinenti alla normalità che pure, a loro modo, tentano di vivere, come la simpatia, gli scontri e persino la nascita di un giovane amore.

Raffaella Alterio, l’ attrice romana che veste il ruolo della protagonista, ci ha infatti raccontato di come è arrivata a costruire la sua Anne Frank: “Viviamo troppo spesso personaggi del genere condizionati dal pregiudizio di conoscere l’ esito finale della storia. Siamo già condannati alla tragica fine. La mia Anne è una tredicenne che, sicuramente, vive una situazione difficile ed unica nella sua drammaticità. Tuttavia è pur sempre una ragazza speranzosa ed estroversa, un ciclone in crescita. Anne scopre per la prima volta l’ amore , litiga, con la mamma, le piace ballare e giocare e nei due anni di prigionia cambiano il suo corpo, il suo pensiero e il suo desiderio.”

Tutto lo spettacolo è strutturato come un lungo piano sequenza e prende vita su una scenografia che si sviluppa in due livelli e quattro ambienti. “La messa in scena è quanto più realistica e immersiva, con una scenografia dalle dimensioni reali della casa di Anne Frank. Noi attori circondiamo il pubblico sfondando perennemente la quarta parete” ci racconta l’ attrice.

Anche se “Il Diario di Anna Frank” propone tematiche di difficile digestione e appeal, vogliamo comunque consigliarvi la visione di questo spettacolo perché crediamo che possa rappresentare l’opportunità di tornare a riflettere su argomenti e temi (che, lo ricordiamo, sono stati la genesi di capolavori come “La vita è bella”, “Il bambino con il pigiama a righe”, “Il pianista”), verso cui mostriamo un certo grado di assuefazione, generata dall’approccio retorico con cui ci vengono propinati ogni anno. Prima che la tournée volga al termine potete ancora approfittare degli ultimi appuntamenti di:

Venerdì 10 Febbraio alle ore 21:00

Sabato 11 Febbraio alle ore 19:00

Domenica 12 Febbraio alle ore 17:30.

“Comunicare un tema come la Shoah non è semplice. Si parte da un forte pregiudizio del noioso, del dovuto, dello ‘scolastico’ (…) ma mi ha fatta sorridere un’affermazione di un ragazzo che uscendo dal teatro ha detto ‘dai alla fine sono soldi ben spesi’”, parola di Anne Frank.                                                                                                        

Lanfranco Rosa

Categories Consiglio della settimana, Uncategorized

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

search previous next tag category expand menu location phone mail time cart zoom edit close