Siamo tornati al Teatro Carlo Felice di Genova per vedere West Side Story prodotto con la collaborazione della W.E.C. World Entertainment Company, un’accoppiata che possiamo ormai definire vincente. Musical in due atti con il libretto di Arthur Laurents, le musiche di Leonard Bernstein, le liriche di Stephen Sondheim e le coreografie di Jerome Robbins, il quale per primo ebbe l’idea di portare in scena questa storia. La versione italiana a cui abbiamo assistito porta le firme in regia di Federico Bellone e Chiara Vecchi, le coreografie sono state riprodotte da Fabrizio Angelini. Le musiche sono interamente suonate dal vivo dall’orchestra del Teatro Carlo Felice diretta da Alpesh Chauhan.
West Side Story racconta di due bande di adolescenti: i Jets, newyorchesi e gli Sharks, portoricani, i quali si contendono il controllo di un rione nell’Upper West Side di New York. La loro lotta fa da sfondo ad un amore proibito, i nostri Romeo e Giulietta d’altri tempi, quello tra l’americano Tony (Luca Giacomelli Ferrarini) e la portoricana Maria (Caterina Gabrieli).
Iniziamo con i voti!
Titolo: West Side Story è la volontà di riportare in epoca moderna la tragedia Shakespeariana “Romeo e Giulietta”, questa volta ambientata negli anni ’50 a New York. Tony (un tempo parte della banda dei Jets) e Maria (portoricana e sorella del capo degli Sharks) vivono un amore sfortunato, distrutto dalle continue lotte tra le bande rivali a cui appartengono. L’omonimo film dal successo senza pari vinse addirittura 10 premi Oscar, 3 Golden Globe ed il Grammy per la colonna sonora. Nelle musiche di Bernstein troviamo numerosi capolavori intramontabili come “Maria”, “America” e “Tonight”. Voto: 9/10
Regia: la regia di Federico Bellone è il giusto equilibrio tra la tradizione e la modernità. Lo spettacolo è un susseguirsi di colpi di scena che lasciano lo spettatore col fiato sospeso fino alla fine. La scelta di mettere alcuni momenti di buio completo rafforza il patos e coinvolge lo spettatore ancora di più. Voto: 8,5/10
Cast: Luca Giacomelli Ferrarini (Tony) si riconferma un’eccellenza per il teatro italiano, con la sua voce incanta il Carlo Felice, prendendosi gli applausi più fragorosi, con “Maria” lascia a bocca aperta tutti. Molto brava anche Caterina Gabrieli nei panni di Maria, molto adatta al ruolo soprattutto vocalmente. Simona di Stefano (Anita) mette in mostra tutte le sue doti… canta, balla, recita dimostrando di essere una performer completa sotto ogni punto di vista. Molto bravi anche Giuseppe Verzicco e Mark Biocca, rispettivamente Riff e Bernardo: due ballerini di eccezionale talento, convincenti nei loro personaggi e con due voci invidiabili. Con molto piacere rivediamo Marta Melchiorre nei panni di Graziella, elegante, precisa una ballerina coi fiocchi. Brava! Degne di nota anche le portoricane Martina Cenere, Federica Basso e Giulia Patti che vediamo esibirsi durante “I Fell Pretty”. Complimenti anche a tutto il resto del cast composto da performer di straordinario talento, specialmente Tiziano Edini che indipendentemente dalla rilevanza del suo ruolo riesce sempre a mettersi in mostra. E non possiamo che concludere facendo i complimenti a tutta l’orchestra del Teatro Carlo Felice diretta dal Maestro d’orchestra inglese Alpesh Chauhan. Voto: 8,5/10
Coreografie: Le coreografie di Jerome Robbins riprodotte dal bravissimo Fabrizio Angelini sono eleganza pura. Non mancano i ritmi accesi e frizzanti del mambo e della samba, anch’essi eseguiti con pulizia e precisione. Voto: 9/10
Costumi, Luci e Scenografie: I costumi sono molto consoni al periodo storico degli anni ’50. Troviamo poche scenografie ma di grande impatto, come i 5 soppalchi in movimento ed il locale di DOC. Ottimo il disegno luci di Valerio Tiberi che ha dato quel tocco in più ad una regia già ben eseguita. Voto: 8/10
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