Ghost Il Musical è la trasposizione teatrale del film del 1990, interpretato dagli indimenticabili Patrick Swayze e Demi Moore. Prodotto da Show Bees in collaborazione con Colin Ingram e Hello Entertainment, si basa sul libretto di Bruce Joel Rubin, l’autore della sceneggiatura originale del film che ha curato anche l’adattamento per il palcoscenico, mente la colonna sonora è stata scritta da Dave Stewart e Glen Ballard. La regia, come nella versione spagnola, è affidata a Federico Bellone. Le coreografie sono firmate da Chiara Vecchi, mentre gli effetti speciali da Paolo Carta.
Titolo: Ghost è assolutamente un titolo iconico, supportato dal celebre brano “Unchained melody“. Questa versione teatrale convince anche grazie alle musiche originali che si amalgamano in stili alternati tra il pop-rock ed il soul. Voto: 8/10
Regia: Federico Bellone, dopo il recente successo de La Fabbrica di Cioccolato, torna nei panni del regista con Ghost Il Musical. Lo spettacolo, come tutti i suoi prodotti, risalta molto grazie ad un ottimo utilizzo della scenografia. Ma non solo, lo spettacolo scorre bene, senza apparenti buchi di scena e risulta coinvolgente. Se proprio dovessi dare qualche nota negativa direi che questo spettacolo ha solo due problemi: il primo è la scelta di Ronnie Jones, che per quanto sia un cantante dalla vocalità perfetta, a causa della sua difficoltà con la lingua, le sue battute risultavano incomprensibili. Il secondo riguarda la scena della metropolitana, in cui si notava troppo che Sam si posizionava nei punti giusti per poter sviluppare l’effetto scenico. Voto: 8/10
Cast: Giulia Sol non delude le aspettative, anzi incanta con la sua voce e mostra un’ottima prova attoriale non uscendo mai dal personaggio e regalando alla sua Molly un’interpretazione intima e molto efficace. Finalmente ha avuto la sua occasione per brillare, e mi permetto di dire che non l’ha sprecata! Al suo fianco un veterano del musical: Sam è interpretato da Mirko Ranù, che come sempre dà ai suoi personaggi quel qualcosa in più! È un performer completo ed ogni volta ce lo conferma.
Non avevo la minima idea di chi fosse Gloria Enchill, ma da questa sera non la scorderò più! Divertente, riesce a conquistare tutto il pubblico con la sua potente voce black ma soprattutto con la sua ironia. Bravissimi Thomas Santu (Carl) e Salvatore Maio (Willy Lopez), che portano in scena un’interpretazione di grande spessore. Molto apprezzata anche la performance vocale di Luca Gaudiano nei panni del fantasma della metro e della meravigliosa Clara Maselli nei panni della sig.ra Santiago. Mi piace sottolineare, come sempre, le grandi doti acrobatiche di Manuel Mercuri. Lui resta una certezza per tutte le produzioni! Il momento con Oda Mae è da applausi (ma non vi svelo nulla).
Chiudo con la parte che più preferisco, ovvero i nuovi giovani talenti! E Ghost ne è pieno. Da Cristina Benedetti, alla divertente Mitsio Paladino Florio (che piano piano si sta mettendo in mostra per il suo talento, prima con A Bronx Tale e poi con Hair Il Musical). Ma non solo, bravissimi anche tutti i ragazzi dell’ensemble come Carolina Sisto, Francesco Alimonti, Roberto Torri e Alex Botta. Chiudo con Martina Peruzzi di cui mi parlano bene fin dai suoi tempi in accademia, non ero riuscito ad andare a vederla in Sweet Charity, ma da quello che ho visto questa sera… il suo talento è palpabile! Spero di vederla anche nella prossima stagione teatrale. Complimenti a lei e a tutto il cast. Voto: 9/10
Coreografie: Chiara Vecchi firma le coreografie di questo spettacolo. Un esplosione di energia, tra le scrivanie dell’ufficio di Sam, ma non solo! Contribuiscono all’ottima resa di questo spettacolo. Voto: 8/10
Scenografie, Luci ed Effetti speciali: Gli effetti speciali di Paolo Carta sono di grande impatto e lasciano lo spettatore sempre a bocca aperta (come diavolo ci sono finiti quei cadaveri in scena? Qualcuno mi svela l’arcano mistero?). L’unica cosa che avrei evitato è lo stesso effetto, dell’aeroplano di carta, visto nella Fabbrica di Cioccolato, a meno che sia una sua sorta di firma.
Le scenografie sono belle ed imponenti, e il disegno luci risulta molto adatto. A livello scenico è stato sicuramente un duro lavoro per i tecnici che sono dietro le quinte, ai quali faccio i miei complimenti. Spesso ci dimentichiamo del grande lavoro che gli addetti fanno nel backstage. Purtroppo devo sottolineare il grosso problema dell’audio, spero sia stata solo una giornata NO che può capitare.
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