Kinky Boots – contro l’omotransfobia di cui tanto si discute oggi

Kinky Boots

Musica e Liriche: Cyndi Lauper
Libretto: Harvey Fierstein
Debutto ufficiale: Broadway 2013

In questo periodo storico in cui tanto si discute di tolleranza, non posso che consigliarvi “Kinky Boots”, un musical fresco, divertente e coinvolgente. Ma nonostante il suo essere una musical comedy, non rinuncia a mandare un messaggio chiaro e forte.

Lo spettacolo si basa sull’omonimo film inglese del 2005. Come la versione cinematografica, anche il musical si basa su una storia realmente accaduta. Una fabbrica a Northampton, per risollevarsi dalla crisi e scongiurare il fallimento, comincia a produrre stivali con il tacco per drag queen.

Il protagonista è Charlie (interpretato splendidamente da Marco Stabile nella produzione italiana), un giovane inglese che eredita la fabbrica di scarpe dal padre. L’azienda è sull’orlo del fallimento e Charlie è costretto a fare tagli del personale e degli stipendi, attirandosi l’antipatia dei dipendenti. E quando crede di non potercela fare salvare l’industria di famiglia, incontra Simon, in arte Lola: una fantastica drag queen che si esibisce nei locali londinesi. Insieme elaborano il piano per salvare la fabbrica: produrre stivali per drag. La proposta coglie tutti alla sprovvista e l’arrivo di Lola in fabbrica provoca non pochi scompigli. Alcuni dipendenti hanno una mentalità troppo chiusa per vedere di buon occhio i cambiamenti, altri sono addirittura omofobi e sconvolti dalla scelta di vita di Simon. Ma la simpatia, la grinta e l’intelligenza di Lola piano piano conquistano tutti.


La collaborazione non potrebbe andare meglio e i meravigliosi Kinky Boots, prodotti da Charlie e disegnati da Lola, vengono presentati ad una prestigiosa sfilata di moda a Milano.
Non mancheranno le incomprensioni, che rischieranno di rovinare tutto. Ne tanto meno le storie d’amore! Infatti, durante l’avviamento del nuovo progetto Charlie si avvicina sempre di più alla buffa ed esuberante Lauren, una delle sue impiegate. Neanche la fidanzata snob di Charlie riuscirà ad ostacolare il loro amore nascente.

Diretto e coreografato da Jerry Mitchel, il musical ha conquistato sia la critica che il pubblico. E continua tutt’ora a farlo, sia a Broadway che nel West End. Ha vinto tre Tony Award!
Per non parlare della produzione italiana, decisamente ben riuscita e che ha riscosso un grandissimo successo (qui la nostra recensione).

La score è scritta dalla cantautrice Cyndi Lauper, una delle star degli anni ’80, e si dimostra a dir poco azzeccata per lo spettacolo e per i personaggi. Pur strizzando l’occhio al pop, rimane perfettamente adatta ad un contesto teatrale.

L’adattamento teatrale inoltre, rispetto al film, si sofferma molto di più su sul passato sia di Charlie che di Simon/Lola. Esaminando e ponendo quasi in parallelo il loro rapporto con i rispettivi padri, viene messo in evidenza il messaggio contro l’omotransfobia.

Ne consiglio, oggi più che mai, la visione.

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