LA STANZA
MTM Teatro Litta – dal 4 al 6 novembre 2024
ideazione, coreografia e regia Susanna Baccari
con Giorgia Paolillo, Alessandro Pozza, Alessandro Saturno, Marco Vitiello
performance analyst Antonio Syxty
disegno luci Fulvio Melli
staff tecnico Ahmad Shalabi e Stefano Lattanzio
produzione Manifatture Teatrali Milanesi
La stanza è un luogo. Un ambiente fisico circoscritto. Reale ma anche immaginato. Un luogo che protegge e opprime allo stesso tempo.
Dentro la stanza si dipanano e si sperimentano le relazioni, i ruoli si confondono e i limiti spesso si superano. Un posto dal quale non si va via o dal quale ci si può separare. Un posto dal quale ricominciare.
Quattro corpi abitano questa stanza; tre maschili e uno femminile. Tre maschi e una femmina. Tre uomini e una donna.
Una narrazione senza la parola affidata al movimento, ai gesti, all’interazione tra le persone e lo spazio, tra le persone e gli oggetti, che come i corpi abitano quello spazio stesso.
Note di regia
La stanza è un luogo. Un ambiente fisico e circoscritto. Reale ma anche immaginifico.
La stanza è un luogo che protegge e opprime al tempo stesso.
Dentro la stanza si dipanano e si sperimentano le relazioni, si confondono i ruoli e spesso si superano i propri limiti.
La stanza è un posto metaforico da cui non si può uscire e dal quale non si possono prendere le distanze.
Un posto dal quale è possibile ricominciare.
Il lavoro si sviluppa a partire dalla ricerca di uno stato fisico ed espressivo degli attori/danzatori che permette loro di connettersi costantemente gli uni agli altri in un ascolto profondo, per evocare così, attraverso le immagini, momenti di vita vissuta.
A guidare i corpi dei performer non c’è alcuna logica, lo scorrere del tempo è scandito da azioni, reazioni e impulsi.
La narrazione è affidata ai corpi, al movimento ai gesti, alla danza.
Solo l’interazione tra i corpi e lo spazio, tra i corpi e gli oggetti di scena, ci permette di decodificare il racconto. La musica e il tappeto sonoro disegnano i gesti.
La stanza è abitata da quattro corpi. Tre maschili e uno femminile. Tre maschi e una femmina. Tre uomini e una donna.
Il loro essere distanti pur sentendosi vicini, le loro differenze, la necessità di condividere un respiro comune, ma anche la loro solitudine, il riconoscersi , il non detto, il rischio, la paura, e il gioco.
Tutto questo è dentro La stanza, dice Susanna Baccari.
“Il corpo è scrittura è narrazione e come tale – nelle performing arts – vive una condizione privilegiata in quanto agisce in una “situazione” astratta e ideale, quasi fosse un’estensione del pensiero e dell’emozione.
Ne “La stanza” di Susanna Baccari le condizioni sono inizialmente quelle di comprimere in uno spazio ideale dinamiche di corpi (1 femminile e 3 maschili) allo scopo di uno storyboard che è fatto per sottrazione di intenti, in cui le linee di convergenza sono suggerite da pochi elementi scenici come tende, poltrone, lampade e accessori dell’abbigliamento.
Il coro femminile che compare nel dispiegarsi della timeline delle relazioni e delle dinamiche di peso, forza e posizione dei corpi maschili viene anticipato attraverso l’icona in scala di una bambola Barbie che compare dalla tasca interna della giacca di uno dei tre Mr. Smith.
Questa anticipazione ironica e giocosa si trasforma nella realtà fisica quando la donna irrompe nella dinamica della stanza.
In questo universo chiuso, metafora di avvenimenti privati e pubblici, la parola è offline, affidando a un soundscape appositamente progettato lo scorrere del tempo.”
Antonino Syxty
La Stanza sarà all’MTM Teatro Litta dal 4 al 6 novembre. Per ulteriori informazioni e biglietti, consulta il sito.