Siamo stati a vedere il musical “Oklahoma!” della STM – Scuola Del Teatro Musicale di Novara, in collaborazione con Fondazione Teatro Coccia. La regia è affidata al diplomato regista STM Luca Savani, le coreografie di Ilaria Suss mentre la direzione vocale è affidata ad Andrea Ascari.
Questo musical è tratto dalla commedia “Green Grow the Lilacs” di Lynn Riggs ed è scritto da Rodgers e Hammerstein. Ambientato nell’Oklahoma anni ’30, narra la storia d’amore tra Curly McLain e Laurey Williams, ma non solo, anche del triangolo amoroso tra Ado, il giovane Will e il venditore ambulante Ali Hakim. Il clima diventerà pesante quando Jud Fry, un contadino che lavora nella fattoria di Laurey, si metterà in mezzo tra Curly e Laurey con fare minaccioso.
Il regista Luca Savani porta in scena uno spettacolo ambientato negli anni ’90 in una versione più contemporanea (vedi la presenza di compact disc etc.), ben confezionato, senza nessun vuoto scenico… un buon prodotto. Le bellissime coreografie di Ilaria Suss, rendono lo spettacolo energico e frizzante mentre le traduzioni di Andrea Ascari risultano coerenti ed efficaci.
Una scena di grande impatto è stata sicuramente la rivisitazione del “Sogno” nella quale vediamo i due protagonisti sostituiti da altrettanti ballerini, di cui uno era un esterno, ovvero Luca Laconi (tra l’altro non me l’aspettavo e infatti ho detto alla persona con cui ero allo spettacolo “Quello sembra Luca Laconi”, ricevendo come risposta secca… “quello è Luca Laconi”). E devo dire che il risultato è stato sicuramente vincente.
Le scenografie sono di Alessia Barban e Simona Venkova, allieve dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia di Brescia, l’unico problema è stato nel finale, quando il ragazzo del cast addetto a posizionare le luci in scena, non è riuscito del tutto nel suo compito poiché poste troppo in alto.
Il cast è composto da diplomati ed allievi della STM di Novara, i quali, nonostante abbiano avuto poco tempo per provare, hanno messo in scena uno spettacolo credibile, con solo qualche piccola distrazione (come la poca attenzione ai microfoni dei compagni che prendevano anche la voce di chi cantava troppo vicino, creando qualche piccola interferenza).
Degna di nota l’ottima orchestra di 60 elementi dell’Associazione Spazi Musicali diretta dal Maestro Sandro Torriani.
In conclusione non si può che parlar bene di questo spettacolo portato in scena da ragazzi che in fin dei conti stanno ancora studiando e che se la sono cavata egregiamente!