Musical Café è diventata testata giornalistica. Il ricordo di Newsies per raccontare di noi
Avete presente Newsies?
Quando Musical Café diventata ufficialmente una testa giornalistica, il collegamento con questo spettacolo è stato facile. Non solo perché si parla di giornali, ma per tutta la vicenda in sé.
La storia è ambientata a New York alla fine dell’Ottocento; Jack Kelly, che vende i quotidiani per le strade insieme ad altri ragazzi come lui, i così detti “strilloni”, vorrebbe andare a Santa Fe e provare ad avere una vita migliore.
E quando decide di provarci? Quando la situazione non è certo rosea, ovvero quando Joseph Pulitzer, editore del New York World, aumenta il costo delle copie mettendo in grosse difficoltà gli strilloni.
La vicenda si ispira allo storico sciopero avvenuto nel 1899. Una storia che ha visto i Newsies resistere con tenacia e determinazione, fino ad ottenere l’appoggio del Governatore Theodore Roosevelt che li aiuterà a porre fine alla protesta.
Prodotto in Italia da BAGS ENTERTAINMENT per la regia di Federico Bellone, i protagonisti Flavio Gismondi (Jack Kelly), Giulia Fabbri (Katherine), Andrea Fazio (Gruccia), Giovanni Abbracciavento (Razzo) e Simone Leonardi (Joseph Pulitzer) ballavano sulle magnifiche coreografie di Gillian Bruce. Era il lontano (sembra davvero una vita fa) novembre 2015. Le parole italiane delle canzoni di Franco Travaglio, l’adattamento del libretto di Alice Mistroni e le supervisione musicale di Simone Manfredini avevano permesso al pubblico nostrano di capire un fenomeno poco noto da noi, tipico soltanto delle città americane.
Il musical originale, con musiche di Alan Menken, testi di Jack Feldman e libretto di Harvey Fierstein, basato sul film di Kenny Ortega “Gli strilloni“, prodotto dalla Disney, debuttò a Broadway nel 2012. Rimase in scena per 1004 repliche, fino al 24 agosto 2014.
Un successo che gli ha permesso di essere candidato a 8 Tony Award, tra cui miglior musical, vincendone due, come migliore colonna sonora originale e migliori coreografie.
In Italia purtroppo tale successo, nonostante fosse uno spettacolo davvero ben fatto, non è stato replicato. Chissà perché… Forse perchè in Italia gli strilloni non sono un tipico nostro mestiere.
Torniamo a noi.
La storia di Jack sembra un po’ la nostra: da un piccolo blog come tanti, che postava articoli di musical (una nicchia rispetto al teatro in generale e un granellino di sabbia rispetto al mondo del cinema) si ritrova in piena pandemia, con i luoghi della cultura chiusi. Niente spettacoli, niente articoli, niente comunicati stampa. Tutto si ferma.
Ecco che sembrano sfumare tutti i progetti per un riscatto, per quella vita migliore che ciascuno di noi ha in mente per se stesso, per andare avanti, per aggiungere tappe importanti al proprio cammino.
Vi ricordate cosa succede a Jack, Davey e Les? Il corrotto Snyder, referente del carcere minorile Il Rifugio, li insegue. E loro dove trovano riparo? Nel teatro di Medda Larkin, un’amica di Jack! In teatro!
In teatro avvengono le svolte, gli incontri.
E’ quello che succede a Jack che qui vede per la prima volta la giornalista Katherine, la osserva e la ritrae in quanto abile disegnatore. E nonostante le insidie e la situazione difficile, il ricordo di quell’incontro a teatro getta le basi per progetti futuri.
Romanzando la vicenda e traslandola, l’amicizia delle persone che si sono appassionate al progetto di Musical Café si sono incontrate a teatro, hanno retto agli urti della situazione attuale e hanno pensato alla loro personale protesta: andare avanti.
Interviste alle scuole di musical e agli artisti. Abbiamo provveduto ad ampliare le nostre rubriche e a coinvolgere altri “strilloni” come noi che collaborassero all’impresa. E poi l’idea di trasformarci in una testata giornalistica.
Quando, insomma, tutto intorno sembrava dire che nulla sarebbe cambiato se non in peggio, ecco che la svolta invece è accaduta.
Una buona stella? Santi in Paradiso?
La ricetta per noi è stata come quella di Newsies: circondarsi di amici appassionati e competenti, buone idee e tanta voglia di non mollare!
Sarah Pellizzari Rabolini
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