Elisabeth e il fascino della Morte

una scena tratta dal Musical originale

Il Musical “Elisabeth” è la dimostrazione di come dei fatti storici realmente avvenuti ed elementi biografici possano trasformarsi in qualcosa di assolutamente iconico ed intenso.
L’ispirazione per il Musical infatti proviene dalla vita di uno dei personaggi storici più conosciuti e amati: Elisabeth Imperatrice d’Austria, “La Principessa Sissi”. 
L’intera narrazione si regge sul flashback di Luigi Lucheni, il suo assassino: la storia è incentrata sulla nascita del mito di Sissi e sulla sua vita costantemente in bilico. Si divide infatti tra una realtà diversa dal sogno sperato  e l’amore per la Morte, compagna fedele e condanna allo stesso tempo.

L’INVENZIONE DEL CINEMA

Romy Schneider in una scena tratta dal film

Che Sissi sia da sempre un’icona del cinema è noto a tutti: per molto tempo la sua storia ha unito attraverso i film intere generazioni.  
Le versioni cinematografiche più conosciute però- che  storicamente vedono Romy  Schneider nei panni dell’Imperatrice-  presentano numerosissime incongruenze con la realtà storica e con il vissuto di Elisabeth. Il regista Ernst Marischka ha infatti volutamente reso i suoi film una perfetta fiaba romantica a dispetto dei fatti reali. La prima inesattezza consiste nel definirla “La principessa Sissi”, titolo con cui tutti la conoscono ma che di fatto non è mai stato suo. Elisabeth infatti è stata prima Duchessa di Baviera e poi Imperatrice d’Austria. Il sontuoso matrimonio con Franz Joseph la ritrae come la donna più felice e innamorata mai vista: in realtà, nonostante il lusso in cui si è svolta la cerimonia sia autentico, all’epoca Elisabeth aveva appena quindici anni e nutriva già numerosi dubbi riguardo all’austerità della corte. E per finire, se nei film si è volutamente cancellato l’incupimento del carattere della giovane Imperatrice, anche Franz Joseph non era l’Imperatore buono e umano che si vede: era piuttosto succube della politica della madre e di conseguenza un monarca duro con il suo popolo. Di una cosa però possiamo essere certi (o quasi): il soprannome Sissi sembra essere autentico. Pare che Franz Joseph abbia erroneamente letto “Sisi” in una lettera in cui Elisabeth si sarebbe firmata come “Lisi” : da questo fraintendimento è nato quindi il nome del mito che tutti conosciamo. E proprio perché i miti non muoiono mai, è stata confermata in questi giorni l’uscita di una nuova serie Netflix sull’amata Imperatrice.

DAL MITO AL MUSICAL

una scena tratta da Musical

Uno dei meriti del Musical è che riflette in pieno la maestosità e allo stesso tempo la fragilità di Elisabeth. Nessun aspetto del suo carattere rimane nascosto, viene presentata a 360° come monarca, donna e madre. Come si può però facilmente immaginare, la sua storia appartiene molto di più alla cultura Europea – Austriaca in particolare- motivo per cui lo spettacolo non è ancora arrivato a Broadway.  Molti pensano sia meglio così: una “Broadwayzzazione” dell’opera avrebbe sicuramente comportato delle modifiche ben lontane da quella che è ormai la tradizione.
In ogni caso, dopo il debutto a Vienna nel 1992, grazie all’accoppiata vincente degli autori Kunze e Levay il Musical ha ottenuto un grande successo, che l’ha portato alla traduzione in 7 lingue e alla conquista del titolo del Musical in lingua tedesca più amato di sempre.
Per questo ormai da qualche anno si svolge in estate la spettacolare versione concerto, ambientata nel cortile esterno del Palazzo di Schӧnbrunn a Vienna.
Può sembrare inaspettato, ma nonostante la distanza geografica e culturale, è uno spettacolo molto amato anche in Oriente: Giappone e Corea ad esempio ne forniscono ormai da decenni versioni di grande qualità.

PRIMA DI ELISABETH: SISSI

una scena tratta dal film

Prima di diventare un simbolo e icona amata da tutti, Sissi era una giovane aristocratica da sempre educata alla semplicità, molto umana e sensibile.
La vita da Imperatrice d’Austria era inizialmente destinata alla sorella maggiore Elena, che avrebbe dovuto sposare il Kaiser Franz Joseph per scelta dell’arciduchessa Sofia. Conoscendo però Sissi, Franz Joseph ne è rimasto talmente colpito da andare contro il volere della madre e sposarla: così è iniziata la favola dell’Imperatrice Elisabeth.
Come ogni favola però, anche la sua avrebbe presto rivelato i suoi lati oscuri. La freddezza del marito e di tutta la corte austriaca le rende difficile ottenere il rispetto di chi la circonda e soprattutto della suocera. Il buio più profondo arriva quando l’Imperatrice perde la prima figlia a causa di una malattia e decide di far crescere gli altri figli dall’arciduchessa.  
Se la Morte- nel Musical rappresentata in carne ed ossa- è da sempre una figura familiare e seducente per lei, la vita a Corte rafforza il loro rapporto al punto che più volte sembra cedere al suo fascino.

APPARTENGO SOLO A ME STESSA”

una scena tratta dal Musical

Elisabeth ormai è cambiata, tutto il dolore che prova la indurisce e la segna.
Ogni giorno è una danza con la Morte, ma nonostante tutto decide di voler essere lei a prendere il controllo. La sua vita le appartiene, nessun altro può dirle chi essere e nemmeno i tentativi di riavvicinamento con il marito cambiano la sua posizione. La forza ritrovata crolla però quando la negligenza accumulata negli anni  nei confronti dei figli, e in particolare di Rudolf, ne causa il suicidio. Dopo questo avvenimento, che è solo l’ultima delle sue tragedie familiari, Elisabeth si chiude in un eterno lutto e diventa definitivamente inaccessibile al mondo.  
La dolce e spensierata Sissi non esiste più.

10 SETTEMBRE 1898

una scena tratta dal Musical

E’ questa la data in cui l’anarchico Luigi Lucheni uccide l’Imperatrice durante uno dei suoi frequenti viaggi. La Morte, che ha a lungo aspettato questo momento, sa che Elisabeth adesso non combatterà.
Nello spettacolo, il momento è reso da una bellissima immagine registica: prima di camminare verso la Morte, Elisabeth si toglie il vestito nero da lutto, rivelando la veste bianca con cui il pubblico l’aveva conosciuta all’inizio. Un ritorno alle origini senza la macchia del dolore. Come due amanti rimasti separati a lungo, Sissi e la Morte si riconciliano dopo tanto tempo: sul loro bacio simbolico cala il sipario.
Il cerchio si chiude perfettamente.



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