Un teatro tra i più belli d’Italia, un piccolo gioiello nel cuore di Trieste
LE ORIGINI DEL POLITEAMA ROSSETTI
Il Politeama Rossetti è conosciuto anche come Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia.
Si erge come un imponente edificio situato alla fine del viale XX Settembre (che una volta era Viale dell’Acquedotto).
E’ collocato in pendenza su una sorta di collina, in una zona particolarmente che fu prolifera e in costante espansione, all’epoca della sua costruzione.
Il nome stesso, Politeama, indica una sala ad uso misto. infatti è conosciuta sia per l’allestimento di spettacoli di danza, ma anche di operette, balletti, concerti e musical.
L’imponente struttura è stilisticamente riconducibile all’Eclettismo. Esternamente, invece, è caratterizzata da forme raffinate e delicate, quasi neo rinascimentali.
Uno degli stili preferiti dalla società industriale che caratterizzò in maniera rilevante, la maggior parte della produzione architettonica ottocentesca.
Il palcoscenico, lungo 25 metri e profondo 15, si presenta come una finestra sulla grande sala costituita da un’ampia platea a ventaglio e da due ordini di gallerie e palchi laterali.
A partire dalla sua inaugurazione, il Politeama Rossetti fu segnalato per la straordinaria capienza. Originariamente era addirittura di 5.000 posti, poi ridotti attualmente a 1.531, dopo i due grandi restauri del 1928 e del 1969.
Il teatro e’ Dedicato a Domenico Rossetti De Scander, mecenate, letterato, geografo e procuratore civico di Trieste. fu costruito intorno al 1877 per volontà di un gruppo di azionisti privati.
La progettazione originale venne affidata all’architetto Nicolò Bruno che terminò i lavori nel 1878. Portò alla luce uno spazio che, per oltre un secolo, divenne fulcro culturale e artistico della città di Trieste.
Nel 1880, il teatro fu ceduto al Comune e acquisì la nomina di Politeama grazie alla grande varietà di manifestazioni ospitate all’interno della struttura.
I RESTAURi
Nel 1928 il Politeama va incontro al primo restauro: ad opera dell’architetto Umberto Nordio, si intervenne sull’assetto interno, sulla platea, sull’arredamento e sulle decorazioni.
Nonostante ciò, nel 1956, la struttura venne abbandonata, restando chiusa per quasi 12 anni. Venne riaperta solo nel 1969 per volontà di Nino Pontini e Ugo Irneri.
Fu nel luglio del 1999 che il teatro venne nuovamente chiuso, questa volta, per un ulteriore e molto più invasivo intervento di restauro.
Un lungo processo che si è concluso nell’aprile del 2001 e realizzato sul progetto degli architetti Luciano Celli e Marina Cons.
La serata esclusiva dal titolo “Bentornato Politeama” condotta da Pippo Baudo ha inaugurato il Politeama. Insieme al presentatore, anche il grande drammaturgo Gigi Proietti. durante gli anni, il grande artista ha portato sul palco del Politeama alcuni dei suoi spettacoli più amati come “A me gli occhi, please!” e “Di nuovo Buonasera”.
IL CARTELLONE
A partire dalla sua primissima apertura e fino alla fine degli anni ’30, moltissimi gli spettacoli di rilievo. Dai diversi concerti sinfonici, alle opere liriche e operette.
Sul palco, grandi nomi come Maria Callas nel 1948 o Richard Strauss nel 1905, che hanno reso la musica una grande protagonista di questo inestimabile centro culturale.
La struttura è famosa per la sua multifunzionalità: ha infatti ospitato spettacoli equestri (che avvenivano svuotando la platea), spettacoli con acrobati, lotte sul ring.
Famosi i balli in maschera come quello del 1905 a tema “Dante all’Inferno”. una sala riccamente addobbata con decorazioni floreali e abbellimenti estremamente vistosi ed eleganti ospito’ l’evento.
Aperto al pubblico come sala cinematografica, il Politeama Rossetti ha proiettato pellicole famose come “La dannazione del Faust” nel 1908 e “Cabiria” nel 1914.
Non sono mancati il varietà e il musical: il teatro triestino ha ospitato colossi come Notre Dame de Paris.
La positiva accoglienza da parte dei triestini del musical ha dato il via al progetto “Musical StarTS”. Il coinvolgimento alcuni performers insieme ai bambini del Laboratorio Teatro Ragazzi, ha reso l’iniziativa molto coinvolgente. Inoltre ha portato sul palco grandi talenti e future stelle del palco.
LA CUPOLA
È la parola “stella” in effetti che riassume perfettamente l’essenza di questo magico teatro. Uno degli elementi più celebri è infatti la sontuosa cupola emisferica che sorvola la platea.
Fino agli anni ’50, quest’ultima possedeva un meccanismo che le permetteva di aprirsi. Il pubblico poteva ammirare le stelle durante lo svolgimento degli spettacoli estivi.
Chiusa, la cupola dopo il nuovo restauro il soffitto è stato dipinto con un cielo stellato. Un firmamento capace di illuminarsi grazie all’utilizzo di 1.6000 fibre ottiche!
Una magia che piace a grande e piccini!
Originariamente era, infatti, affrescata con immagini di musicisti famosi e nel 1928 apparve un rosone centrale dorato per volere di Nordio.
Il teatro ha goduto molto della sua popolarità. Secondo i dati dell’Agis del 2006, il Politeama Rossetti risultò essere al decimo posto nella classifica assoluta dei teatri più frequentati in Italia, registrando 84.724 presenze da parte degli spettatori.
È grazie alla sua capacità di adattamento che il Politeama Rossetti è riuscito a raggiungere questi incredibili risultati.
Un piccolo ed inestimabile gioiello nel cuore della città di Trieste che contribuisce alla diffusione della cultura e della bellezza.
Francesca Vadacca
Tutte le info di questo meraviglioso teatro su www.ilrossetti.it
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